Il Teatro della Città Centro di Produzione Teatrale, propone la data unica (1 dicembre 2019, ore 18 al Piccolo Teatro della Città) dello spettacolo di teatro danza “L’altro figlio” è ispirato all’omonima novella di Luigi Pirandello e viene messo in scena dagli attori Debora Bernardi, Evelyn Famà, Luca Fiorino, Santo Santonocito e i performer della Compagnia Città TeatroDanza. La pièce, con la regia di Orazio Torrisi e le coreografie di Silvana Lo Giudice, è un esempio della perfetta interazione tra danza e recitazione in cui momenti recitati e danzati, insieme,esprimono il pathos e la sofferenza della protagonista di questa storia. Traendolo dalla novella omonima, scritta e pubblicata nel 1905, Pirandello scrisse questo atto unico nel 1923, anno in cui fu data anche la prima rappresentazione al Teatro Nazionale di Roma. “L’altro figlio” rappresenta un caso un po’ a sé nell’evoluzione della drammaturgia pirandelliana e risente in modo diretto dell’impianto novellistico, dove l’influsso verista è estremamente evidente: la madre – che rifiuta il figlio naturale a seguito di uno stupro – è un personaggio vicino a molte protagoniste della produzione verghiana e l’ambiente tende a identificarsi in modo chiaro e preciso con quello di un paese siciliano. È tuttavia presente un elemento che apparenta “L’altro figlio” al maggiore teatro pirandelliano: l’incapacità della protagonista a riconciliarsi con la realtà. I figli che l’hanno abbandonata e non si curano di lei, sono i figli “veri”, mentre quello presente, che vorrebbe curarla e accudirla, è “falso”. La fuga dalla realtà, allora, si traduce in un dramma senza soluzione. Elementi utilissimi, a nostro avviso, per pensare ad uno spettacolo di teatro – danza dove, attorno alle storie dei tre personaggi principali, stimolati dall’analista Pirandello/Medico – autentico Hinkfuss manovratore di tutte le azioni – si muovono i ballerini che con il loro linguaggio corporeo tendono a sottolineare le sensazioni più viscerali e le emozioni più interiorizzate insite nella pagina scritta e rese con strumenti diversi dal linguaggio verbale degli attori. Il tutto sotto il volo solenne di un corvo nero, da sempre segno di malaugurio e di tragedia, ma in questo caso simbolo della poesia che tocca l’animo, così come ci è capitato leggendo alcune pagine della novella pirandelliana, con la non tanto recondita aspirazione di farlo volare anche sugli spettatori.
Info e biglietti allo 095530153
prezzo biglietto 15 euro