Dall’8 al 12 febbraio vi aspettiamo al Piccolo Teatro della Città con MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE, uno dei testi più importanti del teatro contemporaneo statunitense.

Lo spettacolo affronta i temi del conflitto familiare, della critica al sogno americano e della responsabilità morale dell’individuo. Uno messa in scena dinamica e ricca di tensione drammatica che vanta precedenti nazionali e internazionali di grandissimo spessore. Alla prova di questa nuova edizione, il regista catanese Nicola Alberto Orofino.

NOTE DI REGIA 
Morte di un commesso viaggiatore è una storia di fallimenti in un mondo che si ostina a non contemplare le difficoltà. Il contesto che si rivela è quello in cui l’unica cosa che conta veramente è la creazione del profitto. Il mondo è quello in cui ancora oggi siamo immersi. Da questo punto di vista nulla è cambiato dal 1949, anno di pubblicazione del capolavoro di A. Miller, ad oggi. Anzi. Tutto è peggiorato. Sprofondato. Morte di un commesso viaggiatore racconta benissimo ancora oggi gli scarti umani, familiari e sentimentali che produce il glorioso capitalismo. L’analisi che viene fuori, spietata, macabra e senza nessuna speranza apparente, non poteva che essere concepita nel luogo in cui quel sistema economico e sociale dà il meglio di sé.

L’America di ieri e di oggi, quella del sogno americano, ma anche quella della ideologia trumpista. Make America Great Again! Liberalismo estremo, competitività, fanatismo, materialismo, consumismo. Tutto si mischia nel mito americano. Ma se l’unico obiettivo della corsa è arrivare primi, quali reali possibilità rimangono per gli ultimi? La risposta di Miller chiude le porte alla luce e alla vita. La morte (anch’essa da capitalizzare con il riscatto dell’assicurazione) è l’unica possibilità che rimane a chi non arriva primo. È l’unica possibilità del commesso viaggiatore. Allo spettatore rimane il racconto di una parabola (morale) tutta giocata nel microcosmo familiare, cellula perfetta per narrare i meccanismi di quella cultura, agli uomini di oggi e di domani (si spera), la ricerca di soluzioni sociali, economiche, umane, filosofiche, per non morire da commessi viaggiatori.

CALENDARIO REPLICHE
Mercoledì 8 febbraio ore 17:30
Giovedì 9 febbraio ore 21:00
Venerdì 10 febbraio ore 21:00
Sabato 11 febbraio ore 17:30
Sabato 11 febbraio ore 21:00
Domenica 12 febbraio ore 17:30

CREDITI di Arthur Miller regia Nicola Alberto Orofino con Miko Magistro, Debora Bernardi, Luca Fiorino, Giovanni Arezzo, Francesco Bernava, Santo Santonocito, Gianmarco Arcadipane, Daniele Bruno, Alice Sgroi, Lucia Portale Traduzione Masolino D’Amico

Biglietti disponibili al botteghino del Teatro Brancati
Per info: 095530153 – 095531018 – 3345683715

Con il patrocinio e il contributo

X