Stagione Vitaliano Brancati 2018/19

TEATRO VITALIANO BRANCATI

Il debutto dell’undicesima stagione del Brancati, il 25 ottobre, è affidato alla prima assoluta di Filippo Mancuso e Don Lollò, una produzione del Teatro della città che si qualifica come un omaggio da parte del grande Andrea Camilleri e di Giuseppe Dipasquale al genio comico e alla verve di  due mostri sacri del palcoscenico italiano quali Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina. La commedia si sviluppa, appunto, a partire dai due personaggi che Musumeci e Pattavina avevano già interpretato in La concessione del telefono di Andrea Camilleri, conferendo a quella coppia una potenza comica che non aveva nulla da invidiare al celebre duo di Totò e Peppino. La commedia di situazione, che sarà al Brancati fino all’11 novembre, vede in scena, insieme con Musumeci e Pattavina, gli attori Margherita Mignemi, Riccardo Maria Tarci, Franz Cantalupo, Lorenza Denaro, Luciano Fioretto.

Si continua, dal 15 novembre al 2 dicembre, con Venerdì 17 (ovvero Giggino Passaguai) pièce intensa, a tratti ironica, scritta e interpretata da Antonio Grosso, diretto Paolo Triestino. Un testo di grande divertimento, a tratti esilarante, ma con quel pizzico di amarezza che rimane nel cuore e che restituisce il desiderio di chi fa teatro di divertire lasciando però agli spettatori un pensiero da portarsi via.

Dal godimento al dramma, con un salto nella letteratura francese dell’Ottocento che porta diritti dentro le pagine del romanzo La signora delle camelie di Alexander Dumas Fils. Matteo Tarasco porta in scena, curando adattamento, scene e regia, la cupa e disperata storia d’amore tra Margherita Gautier e Armando Duval, affidandola all’intensità di Marianella Bargilli e Ruben Rigillo, affiancati da Silvia Siravo e Carlo Greco. La pièce, prodotta da Gitiesse artisti riuniti, sarà in scena dal 6 al 23 dicembre.

A cento anni dalla prima rappresentazione, che avvenne il 6 dicembre 1918 al Teatro Quirino di Roma, il Teatro della Città porta in scena Il giuoco delle parti, diretto da Federico Magnano San Lio e con il grande Miko Magistro nel ruolo del protagonista (Leone Gala), affiancato da Carmen Panarello e Massimo Leggio, Giovanni Carta
Giuseppe Carbone, Fabio Costanzo. Lo spettacolo, in scena al Piccolo Teatro della Città dal 13 dicembre, rientra nel Progetto Pirandello che il Teatro della Città, ormai da anni, ha avviato nel nome del grande drammaturgo siciliano.

Il Progetto Pirandello include anche lo spettacolo La signora Morli, una e duediretto dal regista Riccardo Maria Tarci che porta in scena (dal 31 gennaio al 17 febbraio) l’intrigante commedia sulla possibilità di provare amore per il proprio marito e l’amante contemporaneamente e quindi di potersi persino sentire due persone diverse. In scena Maria Rita Sgarlato, Filippo Brazzaventre, Carlo Ferreri, Daniele Bruno, Santo Santonocito, Anna Passanisi, Tiziana Bellassai, Gianmarco Arcadipane.

Equivoci e scambi di persona sono alla base della pochade di Georges Feydeas L’albergo del libero scambio, che l’attore e regista Sebastiano Tringali porta in scena con un ricco cast composto da Alessandra Cacialli, Olivia Spigarelli, Riccardo Maria Tarci, Plinio Milazzo, Filippo Brazzaventre, Lorenza Denaro, Sebastiano Tringali. La pièce, prodotta dal Teatro della Città, sarà in scena dal 10 al 27 gennaio.

L’atmosfera siciliana di fine ‘800 dove la passione, l’odio e la superstizione sono i risvolti della società contadina fa da sottofondo al dramma Malìa di Luigi Capuana che il regista Armando Pugliese porta in scena nella versione siciliana. Un intreccio di magia, schizofrenia e odio che vede in scena Guia Jelo, Angelo Tosto, Riccardo Maria Tarci, Plinio Milazzo, Barbara Giordano, Marcello Montalto, Roberta Rigano, Giuseppe Schillaci, Lorenza Denaro.  Musiche eseguite dal vivo da Puccio Castrogiovanni. Dal 28 febbraio al 17 marzo.

Dal 21 marzo al 7 aprile, Pippo Pattavina presenta il suo Il principe del forotratto da Durand Durand di Albin Valabrègue e Maurice Ordonneau regia di Ezio Donato. Con Pippo Pattavina, Giampaolo Romania, Riccardo Maria Tarci, Raffaella Bella, Aldo Toscano, Lucia Portale, Olivia Spigarelli, Enrico Manna, Raniela Ragonese, Giulia Oliva

Dall’11 aprile al 5 maggio, la storia d’amore più celebre e amata di tutti i tempi attraversa i secoli, cambia panorama, cultura e lingua pur mantenendo l’universalità della sua poetica con Romeo Q Giulietta, tratto da Shakespeare, traslato in lingua siciliana da Alessio Patti, e diretta da Francesca Ferro che ne ha curato anche l’adattamento. A dare volto e voce ai personaggi della storia di Romeo e Giulietta, un nutrito cast che, oltre alla partecipazione di Guia Jelo, annovera Adriano Aiello, Giovanni Arezzo, Francesco Maria Attardi, Verdiana Barbagallo, Giuseppe Cosentino, Marco Fontanarosa, Domenico Gennaro, Loredana Marino, Giovanni Maugeri Mario Opinato, Maria Chiara Pappalardo, Pasquale Platania e Renny Zapato.

La Stagione si chiuderà a maggio (dal 9 al 26) con Fiat voluntas dei, una proposta che risponde alla tradizione del Teatro della Città di pescare a piene mai nel repertorio della commedia italiana per assicurare al proprio pubblico momenti di assoluto godimento. La commedia, scritta nel 1935 da Giuseppe Macrì, è stata anche cavallo di battaglia di Angelo Musco e ora, a distanza di 11 anni dalla prima volta –  quando fu proprio lo spettacolo inaugurale del neonato Teatro Brancati – il Teatro della Città riprende la pluripremiata pièce, affidandola ancora una volta al grande Tuccio Musumeci, affiancato  da Debora Bernardi , Lorenza Denaro, Giuseppe Ferlito, Margherita Mignemi, Plinio Milazzo, Santo Pennisi, Santo Santonocito, Olivia Spigarelli, Aldo Toscano. La regia è di Giuseppe Romani.

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